Martina vive sulle Dolomiti e va in vacanza al sud, nel paese di zia Luisa, dove c’è una casa
misteriosa, detta casa saracena,
che sorge su uno sperone di roccia.
Martina pensa che vi
abiti un principe solitario alla ricerca del buio e ne è
affascinata.
Dopo la
cupa notte dell'eclissi di luna, sullo scalino di pietra della casa
saracena Martina trova uno strano messaggio e d’impulso decide di rispondere. Comincia così una strana e imprevedibile corrispondenza con uno sconosciuto e lentamente il mistero cresce.
Martina mescola realtà vissuta e suggestioni fantastiche, lasciandosi trascinare da questa ‘fiaba estiva’ fino alla scoperta di una complicata vicenda che coinvolge
lei e la sua famiglia.
Il paese, a cui non ho dato un nome, è frutto di una contaminazione fantastica tra luoghi diversi. Avevo in mente scorci delle isole Eolie, della costa amalfitana, della costa ligure. Però l'ho immaginato sulla costa settentrionale della Sicilia, dove sono nata. Le torri saracene sono là, la vegetazione di ulivi ginestre e agavi è quella che mi è familiare.
Nord e Sud, nel libro, sono più di due vaghi riferimenti geografici: sono due culture, due dimensioni del vivere che nella protagonista e nella sua famiglia si incontrano. |
