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RITORNO ALLA CASA SARACENA




 

 

 

Un mese fa sono andata in biblioteca e ho preso in prestito un libro che mi è molto piaciuto.
Questo libro si intitolava “Ritorno alla casa saracena”. E’ stato scritto da Adriana Merenda, che è nata in Sicilia, in un paese con una lunga spiaggia, un faro e una scogliera.
Il suo amore per i libri è nato quando, nella sua infanzia, le raccontavano lunghe storie. Dopo il liceo si trasferì a Bologna e cominciò a fare il lavoro di insegnante, che la portò in Trentino. Adesso vive in montagna con suo marito, i suoi figli e soprattutto i suoi libri
Nel 1996 venne pubblicato il suo primo libro: ”Aspra di Boccasole”.
Ecco la trama del mio libro. Martina Graiff, una ragazzina, attende l’estate per abbandonare la sua città alpina e tornare da zia Luisa, nel paese di mare dove c’è anche la casa saracena.Martina è curiosa di incontrarne i proprietari, Anna Riccalancia e il fratello Edoardo. Ma Anna si rivela ostile e Martina inizia una difficile e ostinata ricerca del misterioso Edoardo per riferirgli l’antica profezia che forse lo riguarda.Martina scopre che Anna ed Edoardo erano suoi parenti. Agosto è finito e Martina ritorna dalla madre, ma con una sorpresa:Edoardo le ha dato un pacchetto...
Questo libro mi è piaciuto molto perché racconta di un mistero che alla fine si risolve. Mi è piaciuto perché i personaggi sono simpatici e,leggendo questo libro mi sono identificata in un personaggio: Martina, perché è curiosa e vuole scoprire tutto.


Recensione scritta da Sonia Neodo, classe I A, Scuola Media “Dante Alighieri” di San Martino di Varazze
Pubblicata su : "Ragazzi. Voce!” Notiziario di informazione della scuola anno 4 n.1, marzo 2011

Il romanzo “Ritorno alla casa saracena”, scritto da Adriana Merenda e pubblicato da Piemme Junior, rappresenta uno dei libri più avvincenti per noi giovani lettori.
La protagonista Martina, una ragazza di sedici anni, abitualmente l’estate raggiunge sua zia Luisa in un paese a picco sul mare.
Martina va da sua zia con il desiderio di poter rivedere il suo ragazzo; è curiosa di poter accedere alla casa saracena, un’abitazione da anni chiusa e disabitata, ed ora finalmente “rianimata” da due fratelli: Anna e Edoardo Riccalancia.
A Martina viene rivelata un’antica profezia che la riguarda e ciò la porta ad allontanarsi dal suo amato Carlo. Lei cerca di conoscere Edoardo, uno dei proprietari della casa, al quale è legata da un misterioso destino, e insieme iniziano questa enigmatica avventura.
Il libro presenta molte descrizioni dei luoghi dove Martina trascorre la maggior parte del suo tempo: soprattutto la torre delle lucertole, una torre di pietra chiara che si staglia su un mare bellissimo dove si spegne il sole al tramonto.
I profumi, i colori, il rumore del mare quando è in tempesta e può fare paura, sono rimasti dentro la scrittrice che ha vissuto la sua giovinezza in Sicilia.
L’intento dell’autrice è quello di suscitare nel lettore curiosità e immaginazione grazie a un equilibrio narrativo interrotto da momenti di suspense e di mistero.
Il linguaggio risulta semplice: è allo stesso tempo descrittivo e narrativo tanto da catturare il lettore e farlo riflettere sulla magia e sul mistero della vita di ognuno di noi.


Recensione scritta da Beatrice Massaro, classe 2C – Scuola Media Statale “Buonsanto Meo” – San Vito dei Normanni (Brindisi), a.s. 2009.
lamiascuola.it

Un’ altra estate è arrivata e Martina non vede l’ora di andare da sua zia, nel paesino sul mare che tanto le piace. Vuole tornare alla misteriosa casa saracena dove scoprirà che, nel salotto di quella casa c’è il ritratto di sua bisnonna, perché Nicola il nonno del proprietario si era innamorato di lei e si era fatto fare un ritratto.
Martina ha conosciuto Edoardo, il proprietario, ed insieme hanno scoperto molte cose su Antonia, bisnonna di Martina, e su Nicola.
Questo libro è stato molto interessante, avventuroso, anche se per finire tutta la storia bisogna leggere il secondo libro: La notte dell’eclissi di Luna.


Libro consigliato da Sofia Merci, classe 2C a.s. 2009/2010
Istituto Comprensivo “Bartolomeo Lorenzi” di Fumane (Verona)
Pubblicata su “Fumanescuola.it”, ottobre 2009

Una nuova estate è arrivata e per Martina è il momento di andare in vacanza dalla zia. Come nell’estate precedente Martina va alla casa saracena, un posto davvero straordinario, dove conosce il proprietario dell’abitazione, Riccardo Riccalancia. Una leggenda racconta che la vita di Edoardo è legata a quella di Martina a filo doppio…
Un libro davvero bellissimo, non ho parole per descriverlo. Questo libro è un mix di genere giallo, classico e contemporaneo che regala mistero e fascino alla storia. Lo consiglio a tutti, soprattutto alle ragazze, visto che Martina (la protagonista) vivrà anche una storia sentimentale.


Recensione scritta da Eleonora Bona, classe seconda, scuola secondaria di primo grado, istituto comprensivo "Monte Grappa", Bussero (Milano).
Pubblicata su "Leggi tu che leggo io", maggio 2008.


LA NOTTE DELL’ECLISSI DI LUNA 



Martina, misteri da brivido 

Come ogni anno, nel periodo in cui la collina scende a mare e Casimiro comincia a fare la granita di more e il gelato di fichi, Martina giunge nel paese dove vive la zia per passare le vacanze estive. Come ogni anni la ragazza rincontra i suoi amici, in particolare Carlo… Come ogni anno tutto sembra essere normale… Così comincia il libro La notte dell’eclissi di luna di Adriana Merenda, ma l’ inizio non è mai la fine della storia… Martina non immagina che quell’anno, l’anno dell’eclissi di luna, succederanno strani misteri che la coinvolgeranno in prima persona. Tutto comincia la sera in cui Martina decide di andare ad ammirare l’eclissi dalla casa saracena, abbandonata da anni dopo la morte del proprietario. Martina si gode il magnifico spettacolo fino a quando si accorge che una figura nera la sta osservando, o addirittura spiando, una figura che improvvisamente scappa perché si era accorta che qualcuno l’aveva scoperta. Martina rimane sconcertata da questo evento e comincia a indagare sulle origini della casa saracena e della famiglia che ci viveva: scoprirà che aveva qualcosa a che fare con entrambe. 

Recensione scritta da Novella De Melo Ferriera De Sousa, Liceo "Giovio", Como.
Pubblicata su "La Provincia", 18 settembre 2007


La notte dell'eclissi di luna

Adriana Merenda è nata in Sicilia a Capo d’Orlando, ha frequentato il liceo e oltre a questo libro a scritto: Aspra di Boccasole (1996), Ciclamino Bellatesta (1998), Il borgomastro di Francoforte (2000), il mistero delle luccipietre (2001/2011), Un giorno speciale (2004), La conchiglia magica (2005), Il palazzo del principe IK (2006), Ritorno alla casa saracena (2008) e Capriole sull’asfalto (2012). 
La notte dell’eclissi di luna (2007) è un giallo. Parla di Martina, una ragazza, che da molti anni, trascorre il mese di agosto nel “paese che scende verso il mare”, a casa di zia Luisa. Fuori dal paese su di uno sperone di roccia, si trova la casa saracena, un luogo così misterioso da piacere a Martina, tanto che vi si reca spesso per osservare il paesaggio e fantasticare sul proprietario forse un principe. Una notte ci furono delle eclissi di luna, a mezzanotte in punto, allora lei si recò alla casa saracena per osservare quel fenomeno stupendo, ma ad un tratto si accorse di essere seguita. Martina a quel punto decide di andare fino in fondo a quella storia e scoprire chi era quella persona. Così si reca in biblioteca e scopre che gli ultimi proprietari della casa erano i Riccalancia. Scopre anche che c’è un testo incompiuto, in quella casa, dei primi del ‘900, dal titolo “L’isola” che ha come protagonista Nicola Riccalancia. Il mistero si infittisce sempre di più. 


Recensione di: ALEX della classe 2 media del libro di ADRIANA MERENDA - LA NOTTE DELL'ECLISSI DI LUNA. 
Lettura pensata - 993 . Ufficio Scolastico Provinciale di Venezia . SEZIONE: crescere, Docente referente: Lia Davanzo, Scuola: comprensivo, Schiavinato, di San Donà di Piave. Anno 2012

LA CONCHIGLIA MAGICA 




 

 

 

La conchiglia magica, di Adriana Merenda, Edizioni Piemme.  
Paola, Camilla e Gianni sono convinti che la conchiglia custodita da uno dei pescatori di Sant'Elmo sia proprio la conchiglia magica che tanti secoli prima aveva difeso il paese del terribile pirata Canino. Quando all'improvviso la conchiglia scompare, sembra che i loro sospetti diventino realtà: che il fantasma del pirata sia tornato per vendicarsi! Bisogna leggerlo per scoprire il mistero. 


Valentina Marcolin, Classe 5ª B , Scuola Primaria di Giussago (Pavia).
Pubblicata su “ La Provincia Pavese”, 7 maggio 2011 

La conchiglia magica

Genere: avventura

Parla di tre bambini che si chiamano Paola,Camilla e Gianni che sono in vacanza. I bambini ascoltano un pescatore suonare una conchiglia e sono convinti che questa fosse magica; e per tutta l’estate ognuno di loro immagina che dietro la conchiglia si nascondesse una storia fantastica e vivono delle grandi avventure.
Il libro è molto bello e mi coinvolgeva molto, e lo consiglio a quelli a cui piace l’avventura.

Personaggi più importanti: Paola,Camilla e Gianni
Giudizio: Molto coinvolgente
A chi consigliarlo: Alle persone a cui piacciono i racconti di avventura


Recensione scritta da Antonio Misiano, classe I B Istituto “ Verdi”, Corsico ( Milano), a.s. 2009-2010. 
Pubblicata su www.giovannicertoma.it

Paola, Camilla e Gianni sono convinti che la conchiglia custodita da uno dei pescatori di Sant’Elmo sia proprio la conchiglia che tanti secoli prima aveva difeso il paese dal terribile pirata Canino. E quando all’improvviso la conchiglia scompare sembra che i loro sospetti diventino realtà: il fantasma del pirata è tornato forse a vendicarsi?
Di questo libro mi è piaciuta la parte in cui la conchiglia scompare. La lettura di questo libro la consiglierei a tutti quei bambini a cui piacciono i misteri e l’avventura.


Recensione scritta dalla classe IV della scuola primaria "Scanno", Altavilla Silentina (Salerno)
Pubblicata su " Giornalino, Invito alla lettura" – Novembre 2008

UN GIORNO SPECIALE




 

 

 

Giovanna è una ragazzina che vive in una bella villetta. E' in attesa dell'arrivo dei nonni Anselmo e Margherita, che festeggeranno il loro cinquantesimo anniversario di matrimonio. I suoi nonni sono veramente speciali: il nonno è malinconico, al contrario la nonna è allegra ed ha l'abitudine di dare soprannomi. Il fratello di Giovanna, Alberto, soprannominato il "primitivo", è veramente egoista e certe volte riesce anche ad ubriacarsi. La sorella di Giovanna , invece, è misteriosa : quando rientra da scuola si mette le cuffie, accende la radio e si isola da tutti;si veste elegante e , secondo Giovanna, è veramente antipatica. La mamma è noiosa perché è fissata con le malattie, il papà è l'unica persona  della famiglia che si possa definire "normale". Quella domenica erano stati tutti invitati al ristorante dai nonni per festeggiare l'anniversario: lo zio Michele e la zia Anna con le loro piccole pesti, Michele, Alessia, Giuliana e il loro buffissimo cane Flop. Erano tutti presenti tranne la famiglia dello zio che è arrivata con un'ora di ritardo perché Giuliana era caduta in una pozzanghera e quindi erano tornati a casa per cambiarla. Comunque il pranzo arrivò alla torta e dopo accadde un fatto che turbò la tranquillità di tutti: Giovanna aveva offeso sua sorella dicendo davanti a tutti che Vicki aveva baciato dietro un albero Andrea , il suo fidanzato. La mamma sgridò Giovanna che scappò via. Tutti la andarono a cercare e dopo un pò la ritrovarono e fece pace con la sorella. Alla fine della giornata tutti tornarono a casa allegri e felici del tempo trascorso insieme.   Questo libro non mi è piaciuto molto, le troppe descrizioni lo hanno reso pesante da leggere. Solo l'ultima parte, quella senza descrizioni, mi è piaciuta di più.
                            
Recensione scritta da Elia  cl. 1 C, scuola secondaria di primo grado "P. Ferrari" di Pontremoli (Massa Carrara).
Pubblicata su " Parolandia", 1 aprile 2005.

Questo libro parla della vita di noi adolescenti e l’autrice la fa raccontare a Giovanna, una ragazza di dodici anni che scrive un diario nel quale descrive ironicamente la sua giornata.
Questo libro mi è piaciuto abbastanza ed io l' ho letto come una ragazza e perciò le esperienze descritte sono eventi che io vivo tutti i giorni e anch' io penso le stesse cose che descrive molto dettagliatamente ed ironicamente Giovanna. Sicuramente se dovessi rileggere questo libro quando sarò adulta lo rivaluterei e direi invece che mi è piaciuto moltissimo. Spero quindi che vinca il Bancarellino perché è molto interessante e mi ha aiutata a prendere delle decisioni corrette e di cui non mi pentirò mai; consiglio a tutti di leggerlo e di non dire (dato che all’inizio è un po’ noioso) "basta questo libro non mi piace", perché la sua vera bellezza si scopre solo proseguendo nella lettura e solo a metà si scopre che è un libro su cui bisogna ragionare e dove bisogna scoprire i piccoli messaggi “segreti” che l’autrice ci lascia in questo testo.
Leggere Un giorno speciale per me è stato come chiedere indicazioni a mamma per sapere qualcosa in più delle cose che possiamo scoprire sull’adolescenza. 
Mi è piaciuto inoltre perché utilizza nello scrivere un linguaggio semplice e ricco di tanti modi di dire del linguaggio quotidiano e di similitudini.


Recensione scritta da Francesca, classe Terza Media del Corso B Sperimentale dell’Istituto “P. Ferrari” di Pontremoli (Massa Carrara).
Pubblicata su "icferrari.splinder.com" il 21 marzo 2005


IL MISTERO DELLE LUCCIPIETRE




 

 

 

La storia delle Luccipietre è stata molto bella e coinvolgente.
Alcune volte mi sembrava di essere Fabio dai capelli rossi,altre Bettina e altre ancora Paolo e Roberto. Alcuni momenti che mi sono rimasti impressi sono stati quando Fabio ronzava intorno a Bettina per scoprire il suo segreto; un altro è stato quando i carabinieri si inchinavano al telefono a Eccellenza e quando Roberto diceva a Fabio “bietolone sfarinato”.


Martina Bonomi, classe quarta, Scuola Primaria di Mezzana (TN).
Pubblicato su “Biblioteca on line” , Istituto Comprensivo Alta Val di Sole, settembre 2009.


IL BORGOMASTRO DI FRANCOFORTE



Branco, titolare di un'agenzia investigativa romana, riceve una serie di strani messaggi
anonimi che lo convincono a indagare, pur senza ulteriori indizi, sul borgomastro di
Francoforte, che pare stia arrivando in Italia.
Questo libro mi è piaciuto perché la scrittura risulta chiara e accattivante, grazie anche all’utilizzo della suspense.
La trama è ben configurata e la figura del detective è interpretata con intelligenza.
Questo libro lo accompagnerei in un crescendo di movimento ritmico e coinvolgente.
Consiglio la lettura di questo romanzo a chi ha passione per il genere giallo e a chi ama andare alla ricerca di soluzioni di enigmi con passione.


Recensione scritta da Muti, Classe III D, Istituto “Donatello”, Ancona, a. s. 2008 – 2009.
Pubblicata su "AnconLine", giugno 2009.

Il libro che vi sto per consigliare è un giallo.
Forse non a tutti piacciono, però questo è particolare. L’autrice è Adriana Merenda e il libro s’intitola “Il borgomastro di Francoforte”. Il protagonista è un detective che cerca di trovare il borgomastro attraverso bigliettini che il detective vede nel suo ufficio alcune mattine. Questa lettura non suscita per niente paura perché ci sono due personaggi che la rallegrano: un collega del detective, molto spiritoso, e la sua segretaria, che lo prende spesso in giro. E poi, se devo dire la verità, non sembra neanche un giallo: giusto un po’ di tensione in diverse situazioni. Quando lo leggevo mi sentivo anch’io nel libro, era come se ci fossi entrata perché questo libro ti prende e ti avvolge come un lenzuolo. Vi consiglio di leggerlo non tutto in una volta ma piano piano, perché possiate assaporare l’attesa. Infatti quando sospendevo la lettura pensavo sempre:” chissà cosa succederà”; ma non volevo andare oltre, altrimenti avrei guastato quel magico momento di suspence.


Recensione scritta da Francesca Bersanetti, classe 2B, scuola secondaria di primo grado "Panzacchi", Ozzano Emilia (Bologna).
Pubblicata su "Fahrenheit 451" – Recensione n. 2903:179 – Novembre 2005