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Ritorno alla casa saracena: una storia romantica per spiegare i sentimenti

Ritorno alla casa saracena è il titolo di un bellissimo romanzo per ragazzi edito da Piemme per la collana del Battello a vapore.

È la storia di Martina, una ragazza di sedici anni che vive al nord, fra i monti, come dice lei, ma che d’estate, nel mese di Agosto, torna sempre al suo mare. Martina è una ragazza dallo spirito romantico e si appassiona ad una vecchia storia del paese in cui passa ogni anno l’estate, a casa di sua zia Luisa. La storia riguarda la famiglia Riccalancia che abitava nell’antica casa saracena sul promontorio. Se poi ad alimentare le fantasie della sognatrice protagonista di questo romanzo interviene anche una profezia e i nuovi misteriosi abitanti della casa saracena, allora la tensione e il divertimento sono garantiti.

Il romanzo appare leggero e godibile. Lo spirito romantico di Martina riesce ad appassionare il lettore e ci conduce dentro il suo sfaccettato mondo interiore di ragazzina vivace e intraprendente. Attraverso una tenue placida avventura estiva, che ha tutta la leggerezza di un tenero amore giovanile, Adriana Merenda, autrice del libro, ci porta sulle rive di un promontorio, in una casa dall’aria mitica, in cui si respirano misteri che stimolano ricerche. E l’esplorazione nei segreti di una famiglia che è anche quella di Martina fa trovare alla ragazza la sua vera eredità: una profezia che ha il sapore di un romanzo ottocentesco. Proprio la profezia sarà la “chiave” che le permetterà di scoprire una gamma si sentimenti diversi, facendola crescere emotivamente e maturandola, trasformando il gioco in qualcosa di più reale, importante, basilare per la sua vita.

Proprio l’abilità con cui la scrittrice ha saputo delineare la psicologia del personaggio e le sue indubbie doti di narratrice capace di trasferire il lettore su di uno scoglio in riva al mare con tanta semplicità fanno la bellezza di questo testo.

Una nota di merito va anche alle splendide illustrazioni di Vanna Vinci che sa restituire il senso arioso e rarefatto di un paesaggio di mare che è anche un paesaggio interiore. Sì, perché un altro importante elemento che ci pare giusto sottolineare è la mancanza quasi totale di tecnologia all’interno del romanzo, e anzi la sua svolta in favore di un’avventura che potremmo definire “ecologica”.

Più volte nel racconto è sottolineato l’amore per il paesaggio naturale che permette ai personaggi di vivere e sperimentare molto più di quanto si possa fare in una pagina di Facebook.

Matteo Favaretto, "librideiragazzi.it", 1 settembre 2010