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Il mistero delle luccipietre 

Bettina, dieci anni, si considera la più brava esploratrice di Percalle, soprattutto del bosco alle spalle del paese. La sua vita, quella che appartiene solamente a lei, fuori dai legami familiari e dalle incombenze scolastiche, è un intreccio di progetti concreti e fantasie illimitate, voglia di crescere e bisogno di giocare. Durante un tranquillo pomeriggio di esplorazioni trova delle strane pietre luccicanti. Si apre così un mistero che coinvolge tre amici e si trasforma presto in un’avventura, con l’intervento di carabinieri, medici, giornalisti. Le pietre luccicano perché sono spennellate di una vernice luminosa, un segnale per riconoscerle, ma soprattutto sono pericolose perché contengono una sostanza altamente tossica e distruttiva. I ragazzi si sono imbattuti casualmente , ma non per questo meno avventurosamente e pericolosamente, in un traffico dai contorni misteriosi ma dagli effetti allarmanti. 
Adriana Merenda, già autrice de Il borgomastro di Francoforte, ama costruire vicende le cui trame si tingono di giallo e in cui vengono coinvolti ragazzi che vedono messe alla prova le loro capacità di autonomia e responsabilità, intraprendenza e coraggio. Ma con un tocco di umorismo che sdrammatizza la narrazione e la riporta alle dimensioni reali, cioè ludiche e fantastiche. Nicoletta Ceccoli, vincitrice nel 2001 del Premio Andersen, si conferma illustratrice di grande raffinatezza e sensibilità interpretativa. 

Fernando Rotondo, "LG Argomenti", gennaio 2002