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redazionebibliomediablog 09/03/2015
Adriana Merenda – Fake: falsi profili
Che fine ha fatto Marcella Destori? Come è possibile la scomparsa di una ragazzina perbene di una famiglia perbene, studentessa non modello ma brillante del liceo linguistico Donatello?
Se lo chiedono tutti: i compagni di classe e i professori, che non vedono Marcella arrivare a scuola; i genitori, che aspettano invano il suo rientro a casa; la polizia, che la cerca nei 12 giorni successivi.
L’ io narrante è un “noi” e l’identità di Marcella prende forma da un fluido scorrere di voce in voce di chi l’ha conosciuta, anche solo sfiorata, a partire da Giada, la compagna di banco.
Giada è attratta dalla leggerezza e noncuranza con cui Marcella attraversa la vita e ascolta con voracità le storie dell’amica sugli incontri cercati in chat, su Facebook, nei forum. Allo stesso tempo, però, la scomparsa di Marcella mette Giada di fronte alla consapevolezza di non conoscerla davvero e certi segreti la spaventano sul serio.
Le voci degli altri a un certo punto si zittiscono e a parlare è solo Marcella, che si svela un capitolo alla volta.
Marcella sogna di fuggire da una famiglia che si sforza di essere perbene, ma nasconde un nocciolo duro di tristezza; da un padre assente e distratto e da una madre che dà regole ferree su orari e uscite, ma la lascia senza controllo nel mondo virtuale.
Marcella si immerge in modo ossessivo fino a tarda notte nelle amicizie allacciate in internet, con cui gioca, che abbandona e riprende quando vuole, con lo schermo a proteggerla dalle conseguenze del reale.
La libertà di inventarsi e reinventarsi sempre nuova, senza dover rendere conto a nessuno, attraverso nomi rubati e identità diverse, a Marcella sembra l’unica possibile.
La realtà, però, irrompe all’improvviso nella sua vita, una mattina come tante, e ha il volto di Skipper, un amico virtuale che si fa trovare senza preavviso all’entrata della scuola e non si chiama Skipper, non è un ragazzo carino, ha più anni di quelli dichiarati su Facebook e non cerca amicizia. E la libertà trovata in internet prende il sapore amaro dell’illusione.
Quella stessa mattina Marcella non ha il coraggio di tornare a casa e ora la fuga diventa reale, si trasforma in un vagabondare costellato di incontri, questa volta veri, che la portano sulla via del ritorno e le fanno trovare la forza di ricominciare a pronunciare di nuovo il suo vero nome.
Fake: falsi profili, attraverso una storia forte portata agli estremi, vuole muovere nel lettore, più che soluzioni, domande sulla capacità di interazione nella realtà e sul significato dell’interazione virtuale; domande sull’uso consapevole di internet e dei social media da parte degli adolescenti e sulla reale conoscenza di questo mondo da parte degli adulti.
Dal racconto emerge proprio l’assenza dei genitori, che lasciano Marcella ore e ore davanti al computer senza intervenire, senza aiutare la figlia a comprendere come le sue azioni virtuali abbiano lo stesso peso di quelle reali.
L’autrice è Adriana Merenda: nata in Sicilia, è insegnante di Letteratura italiana e abita in Trentino. Oltre a insegnare, scrive libri per ragazzi e l’ultimo pubblicato è proprio Fake: falsi profili disponibile sul portale MLOL.
BiblioMediaBlog è il blog dei sistemi bibliotecari che aderiscono al coordinamento MediaLibraryOnLine, il servizio di biblioteca digitale più grande d’Italia.
Compongono la redazione i bibliotecari Sara Chiessi, Silvia Franchini, Virginia Gentilini, Debora Mapelli e Marta Turrini.
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